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sabato 26 agosto 2023

A papa Francesco il premio 'E' giornalismo'

@ - E' stato assegnato a papa Francesco il premio giornalistico 'E' giornalismo'.


Il premio è stato conferito al Pontefice stamane nel Palazzo apostolico vaticano, in occasione dell'udienza alla delegazione del premio 'E' giornalismo', cui ha rivolto un discorso.

Una scelta inedita nella storia di questo riconoscimento, che però - si legge in una nota - "si inquadra perfettamente in quello che era l'obiettivo che si erano posti Indro Montanelli, Enzo Biagi, Giorgio Bocca e Giancarlo Aneri, quando fondarono il Premio nel lontano 1995: aiutare il giornalismo ad essere più consapevole del suo ruolo di libera espressione e di contributo alla costruzione della giustizia attraverso il servizio alla verità".

Questo obiettivo oggi "si rinnova nel ritrovare il coraggio di parlare e scrivere di pace". Con il suo messaggio, "Papa Francesco interpreta, unica voce, il coraggio di usare il dialogo per dire parole di pace". Nel motivare l'attribuzione, la giuria, presieduta dallo stesso Giancarlo Aneri e composta da Stella Aneri, Giulio Anselmi, Mario Calabresi, Massimo Gramellini, Paolo Mieli, Gianni Riotta e Gian Antonio Stella, considera questa scelta "un segnale importante per il mondo dell'informazione, in particolare per le generazioni più giovani dei giornalisti", e ricorda l'insegnamento del Pontefice, secondo cui la pace "è un lavoro paziente di ricerca della verità e della giustizia, che onora la memoria delle vittime e che apre, passo dopo passo, a una speranza comune più forte della vendetta".

La lettera di motivazione del Premio
"Le notizie possono essere belle o brutte, vere o false', ha detto Papa Francesco. Spiegando che forse mai come oggi i giornalisti devono farsi carico di responsabilità simili a quelle di un mugnaio alle prese con una macina da mulino che "mossa dall'acqua, non può essere fermata. Chi è incaricato del mulino ha la possibilità di decidere se macinarvi grano o zizzania. La mente dell'uomo è sempre in azione e non può cessare di 'macinare' ciò che riceve, ma sta a noi decidere quale materiale fornire". Da qui il messaggio per "incoraggiare tutti coloro che, sia nell'ambito professionale sia nelle relazioni personali, ogni giorno 'macinano' tante informazioni per offrire un pane fragrante e buono a coloro che si alimentano dei frutti della loro comunicazione". E l'esortazione a "una comunicazione costruttiva che, nel rifiutare i pregiudizi verso l'altro, favorisca una cultura dell'incontro" e della pace. Il tema dominante del suo pontificato.

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